PILATES IN GRAVIDANZA
Gennaio è il mese dov’è molte future mamme scoprono di essere incinte e la paura di non poter svolgere tutte le attività quotidiane come prima è molto presente. Tra queste c’è anche il timore nello svolgere attività fisica e soprattutto il dubbio di cosa si può e cosa non si può fare durante gli allenamenti.
Il Pilates è un’attività consigliata perché migliora la postura che durante il periodo gestazionale viene alterata dall’aumento del carico sul corpo arrecando problematiche anche dolorose. Per prevenire il mal di schiena è importante rinforzare i muscoli addominali profondi e il pavimento pelvico. I muscoli della pancia sono tesi e per dare maggior sostegno alla colonna vertebrale è importante avere trasverso e obliqui tonici. I muscoli del pavimento pelvico indebolito, inoltre, possono portare a incontinenza in gravidanza quando si tossisce o starnutisce, quindi è importante tonificarli e controllare la contrazione ed il rilassamento di questo gruppo muscolare.
Durante la gravidanza, inoltre, accade spesso di sentirsi più goffe, impacciate nei movimenti e di conseguenza meno agili. Ciò è dovuto a cambiamenti dell’equilibrio posturale che invece il Pilates contribuisce a migliorare con conseguente miglioramento della percezione di se stesse e del proprio nuovo aspetto. Il Pilates, inoltre, può anche aiutare a camminare senza oscillare da un lato all’altro mentre il bimbo cresce. Oltre a lavorare sulla postura il Pilates migliora la circolazione che tende a gonfiare il corpo con l’aumento del peso corporeo e lo schiacciamento dei canali linfatici a livello del bacino appesantendo soprattutto le gambe.
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È possibile quindi svolgere esercizi con le gambe in scarico e camminare tanto per aiutare la microcircolazione. Uno dei principi fondamentali del Pilates è la respirazione e con l’aumento del volume della pancia e lo spostamento degli organi il diaframma fatica a lavorare in modo completo. Imparare a respirare migliora la postura della schiena, l’ossigeno io e del corpo e prepara la futura mamma al momento de parto.
Nel primo trimestre l’attività fisica è sconsigliata per il rischio di aborto spontaneo a meno che non ci sia il consenso del medico.
Nel secondo trimestre il corpo si prepara a sopportare l’aumento del peso corporeo quindi è fondamentale svolgere esercizi di rinforzo muscolare della parete addominale e del pavimento pelvico. È sconsigliato anche svolgere esercizi in posizione prona ed esercizi che aumentino la pressione Interna nel ventre.
Nel terzo trimestre il peso corporeo è aumentato ed è fondamentale fare esercizi di stretching per i muscoli della schiena e mettere le gambe in scarico soprattutto a fine giornata per aiutare la micro circolazione delle gambe. La gravidanza non è una malattia il cambiamento è naturale e se l’attività fisica viene svolta secondo le possibilità della neo mamma può diventare un momento di benessere totale.
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