SU COSA AGISCE L’OSTEOPATA
SU COSA AGISCE L’OSTEOPATA?
Immagina il corpo come una marionetta e i suoi fili. Tutto si muove perfettamente e liberamente secondo la volontà di chi lo guida, finché a un certo punto per un motivo qualsiasi, un filo si aggroviglia con un altro.
Questo esempio ti aiuta a capire come funziona fisiologicamente il nostro corpo: finché tutto è in equilibrio, il corpo non accuserà problemi di alcun tipo e sarà libero di muoversi. Quando si presenterà un “nodo”, persino le azioni più semplici (come muovere un arto) risulteranno difficili e dolorose.
L’Osteopatia, in queste situazioni, è un’arma molto valida per ristabilire la normalità delle funzioni: cerca l’origine del dolore (il groviglio di nodi), la tratta e risolve la sintomatologia, ripristinando la fisiologia del corpo/organismo.
Non a caso tra le problematiche più diffuse e trattate dall’Osteopata ci sono i dolori muscolo-scheletrici, che come puoi intuire colpiscono un muscolo o una articolazione quindi legati a movimento e postura (mal di schiena, dolori muscolari e articolari, lombalgie/lombo-sciatalgie).
Se la terapia che stai effettuando risulta poco efficace o temporanea, molto probabilmente è perché si sta agendo esclusivamente sulla struttura dolorosa che ne è, invece, solo una conseguenza.
Il trattamento osteopatico mira piuttosto al trattamento sia del dolore (eliminando le tensioni sull’organo sofferente) sia soprattutto della struttura che lo causa, sciogliendo il famoso “nodo”.
Ecco perché l’indagine dell’Osteopata è ad ampio raggio e remota: i motivi per cui “la marionetta si annoda”, in effetti, possono essere svariati e impensabili.
Postura alterata, traumi, distorsioni, infortuni, incidenti, cadute, interventi chirurgici, sono tra le cause più comuni del dolore muscolo scheletrico. Affidarti ad un Osteopata eviterà l’uso prolungato di farmaci per tornare ad essere, pienamente, padrone del tuo corpo.
OSTEOPATIA E MAL DI SCHIENA: PERCHE’ L’OSTEOPATA PUO’ ESSERE RISOLUTIVO
Mal di schiena: tre semplici parole ma che nascondono una moltitudine di disturbi, patologie e relative diagnosi. All’interno di questo mare magnum cosi eterogeneo è utile sapere alcune cose:
Quali disturbi si possono nascondere dietro il mal di schiena?
Dietro al mal di schiena possono nascondere affezioni muscolo-scheletriche (dalla semplice contrattura muscolare all’artrosi, dalle protusioni o ernie discali alle fratture vertebrali) la cui causa è da rintracciarsi in alterazioni biomeccaniche-posturali.
Inoltre questi disturbi possono derivare da patologie ortopediche, reumatologiche, fino ai dolori riferiti e/o relazionati ad altri sistemi come quello viscerale. Stilare un elenco completo è impossibile, ma la cosa importante per un osteopata, come per qualsiasi professionista sanitario, è la diagnosi osteopatica in questo caso, in modo da poter essere in grado di approcciare il problema del paziente con la metodologia e le tecniche più adeguate o, eventualmente indirizzarlo al professionista sanitario di competenza.
Quali sono le cattive posture che provocano fastidi alla schiena?
Sono le posizioni o le posture assunte che costringono il corpo, che sia la colonna vertebrale o gli arti o entrambi, in una posizione non fisiologica ed ergonomica. Spesso tali posizioni sono compensi e adattamenti che assumiamo in relazione alla forza di gravità e alle attività occupazionali che svolgiamo. L’uomo tende ad assecondarle fino a irrigidirsi, cioè a cronicizzarsi in esse. Le tipiche posizioni che assumiamo sono davanti al computer seduti alla scrivania, molte ore seduti in macchina, lavori stressanti per il corpo e molti altri andrebbero elencati. Meriterebbe anche un capitolo a sé le cervicalgia da smartphone sempre più comune.
Come interviene l’osteopatia per trattare tali problemi?
L’Osteopatia interviene al fine di migliorare o eliminare le alterazioni della funzione (disfunzioni) e desensibilizzando il sistema, cioè riducendo le informazioni neurologiche che riguardano il dolore relazionato alle prime citate disfunzioni, facendo una sorta di reset. In tal modo migliorando cioè lo schema di funzionamento neuro-muscolo-scheletrico, l’approccio manipolativo può certamente essere utile anche nella prevenzione e nello scongiurare le recidive. A questo proposito ricoprono un ruolo importate i trattamenti a lunga distanza, volti a prevenire le classiche ricadute.
Quanti trattamenti ci vogliono per avere beneficio?
Il beneficio del trattamento osteopatico può anche essere immediato, ma chiaramente la risoluzione del problema dipende da molti fattori: dalla diagnosi innanzitutto e poi, banalmente, dalla fase in cui si trova il paziente, acuta o cronica, età, patologie in atto, storia clinica precedente e dalla collaborazione del paziente. Quest’ultima molto importante, perché un paziente collaborante nel mantenimento di posture e movimenti corretti nel suo quotidiano, permette di velocizzare i tempi di recupero. In ogni caso il numero di sedute varia, personalmentein media dalle tre alle cinque per poter avere un risultato soddisfacente.
LA VALUTAZIONE OSTEOPATICA: COS’E’
L’osteopatia è una medicina non convenzionale di integrazione con la medicina ufficiale. Si distingue per una visione globale del soggetto: il nostro corpo è un mosaico, in cui ogni apparato anatomico ha la sua importanza e può influenzare gli altri anche a distanza.
La valutazione osteopatica, prevede la valutazione del soggetto in tutte le articolazioni, nel caso per esempio di un problema cervicale è necessario non solo valutare la cervicale, ma tutto il rachide, il bacino, gli arti inferiori in carico e da sdraiati perché la cervicalgia può essere causata da un problema del bacino o di un arto e altro ancora.
L’Osteopata valuta la mobilità dei vari distretti articolari, l’atteggiamento posturale ed esegue una serie di test di posizione e di mobilità, per individuare la causa del disturbo riferito dal paziente.
L’Osteopatia tratta le disfunzioni ovvero le limitazioni di movimento che possono essere causa di dolore. Per esempio se un ginocchio non si muove correttamente, quel ginocchio non funzione bene e costringe le componenti articolari ad un uso eccessivo che può portare a patologie infiammatorie e quindi a dolore.
La valutazione osteopatica mira a trovare la limitazione e nel contempo la causa, che può essere nello stesso ginocchio, ma può dipendere, per esempio anche da uno scorretto appoggio del piede.
Individuata la limitazione funzionale, si eseguono delle manovre di correzione, per ridare movimento all’articolazione; queste manovre devono essere indolori e prevedono la partecipazione attiva del soggetto. Il grande vantaggio di questi trattamenti, è dato dal fatto che il soggetto può constatare subito, se c’è un miglioramento della sintomatologia e del movimento limitato.
La valutazione, può essere accompagnata dagli esercizi correttivi che vengono insegnati al cliente da svolgere a casa con l’obiettivo di valutare l’efficacia del trattamento.
Spesso, alcuni dolori muscolari o articolari possono avere una causa viscerale ovvero una disfunzione del sistema fasciale viscerale.
Se consideriamo il nostro corpo, ci rendiamo conto che la colonna lombare, per esempio, deve sopportare il peso dei visceri contenuti nel nostro addome, per cui se c’è una tensione eccessiva legata ad un cicatrice o ad una tensione diaframmatica che spinge i visceri in basso, aumenta questo peso e costringe il rachide lombare ad un eccessivo sforzo che può causare dolore.
Per questo l’Osteopatia, con manovre dolci, valuta anche la mobilità del sistema fasciale viscerale e craniale, perché possono essere causa di dolori articolari. Basti pensare che le varie casistiche internazionali dimostrano come in caso di ernia del disco, per esempio, solo il 2-3% dei soggetti vengono sottoposti ad intervento chirurgico, proprio perché si è visto, che spesso la lombosciatalgia, anche in presenza di un’ernia, non è legata all’ernia stessa, ma può essere causata da un problema del bacino o altro.
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