PREVENIRE IL DIABETE CON L’ALIMENTAZIONE

prevenire il diabeteI carboidrati vengono tradizionalmente classificati in semplici o complessi in base alla loro struttura chimica; dalle loro dimensioni molecolari si immagina dipenda anche la velocità di digestione e assorbimento. I carboidrati semplici, assorbiti più rapidamente, sembrerebbero innalzare più velocemente il livello di glicemia, condizione che potrebbe mettere a rischio la salute di chi soffre di Diabete. Recenti studi hanno dimostrato però che la qualità degli amidi assunti può diventare uno strumento per abbassare la glicemia, considerando il nuovo concetto di “indice glicemico degli alimenti”
L’indice glicemico
Gli alimenti ad alto indice glicemico sono quelli che dopo il consumo determinano un potente effetto sull’innalzamento della glicemia, in modo contrario si comportano invece gli alimenti a basso indice glicemico. L’indice glicemico misura pertanto la capacità di un determinato carboidrato di alzare la glicemia dopo il pasto.
Quali carboidrati consumare
Gli amidi possono variare molto in base alle molecole che li compongono, per esempio i tuberi, come la patata, hanno un amido molto digeribile che alza l’indice glicemico, mentre i legumi hanno indice glicemico più basso anche perché ricchi di fibre e proteine. Anche i cereali ricchi di protidi (glutine), come il grano duro, hanno un indice glicemico più basso.
Le nuove indicazioni
La comunità scientifica ha recentemente affermato l’importanza della qualità dei carboidrati e, dato il rapido aumento di Obesità e Diabete nel mondo, la necessità di diffondere le corrette informazioni sull’indice glicemico alla popolazione; è stato inoltre identificato nell’alimentazione a basso indice glicemico lo strumento primario per la cura del Diabete di tipo 2.

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Malla

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