IL DOLORE CERVICALE
Il dolore cervicale è molto spesso caratterizzato da una perdita di mobilità del collo e può avere delle cause dirette (ernie, stiramenti, contratture, ecc.), ma può anche dipendere da disfunzioni localizzate in altri distretti del corpo: l’osteopatia può essere utile in entrambi i casi.
In sede di trattamento è necessario, attraverso l’anamnesi, individuare con esattezza la natura del dolore cervicale: quando è insorto, se ci sono stati movimenti che lo hanno scatenato, se permette al paziente di dormire, se fa formicolare un braccio. Infatti le vertebre cervicali hanno rapporti anatomici e funzionali con molte strutture corporee.
I dolori più frequenti sono spesso causati da vita sedentaria, lavoro di ufficio, ore passate alla guida di auto o moto, cattive posture. È chiaro comunque che queste siano solo una limitata parte dei quadri di disfunzione che possono essere collegati alle vertebre cervicali.
Un effetto che spesso insorge in caso di disfunzione cervicale sono le vertigini. Una delle cause delle vertigini, in relazione alle vertebre cervicali, è la compressione delle arterie vertebrali che si inseriscono a livello di C6 nei forami trasversali fino a C1 e si immettono nel cranio. Una disfunzione a livello delle vertebre cervicali potrebbe creare un’ischemia anche parziale di queste arterie, limitando l’afflusso sanguigno al cervelletto con conseguente senso di vertigine. Uno dei segni è appunto l’insorgere delle vertigini in determinate posizioni della testa e del collo.
Normalmente in casi come questi è preferibile un trattamento di tipo fasciale o funzionale sulle vertebre interessate, senza trascurare il legame neurologico e fluidico con i gangli cervicali, in particolare con quello inferiore.
È essenziale poi una corretta valutazione delle condizioni del cliente prima di qualsiasi trattamento: è possibile, ad esempio, che questo sia affetto da ernia silente e che quindi non sia a conoscenza della sua patologia.
In fase acuta non è consigliata una manipolazione diretta, preferendo un trattamento a distanza per correggere le eventuali posture antalgiche che spesso aumentano il circolo vizioso nel quale si trova il cliente.
In linea generale la filosofia che sposiamo in PT STUDIO Wellness Space è quella di un approccio dolce, senza manipolazioni dirette, come ad esempio il trattamento cranio sacrale o le tecniche fasciali. Non è, infatti, detto che lo “scrocchio” sia la strada primaria da seguire, ma, al contrario, spesso rischia solo di traumatizzare il cliente e non avere effetti duraturi nel lungo periodo.
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